Caso clinico: Approccio multimodale, nel trattamento della mielopatia degenerativa in un cane di razza dobermann
Colpisce cani adulti, generalmente dai 5 anni in poi, sia maschi che femmine, con più frequenza cani di grande taglia come Pastore Tedesco, Siberian Husky, Lupo Cecoslovacco, Dobermann Boxer, Rhodesian ridgeback, ma è diffusa in molte altre razze e anche nei cani meticci .Nelle fasi iniziali la malattia si manifesta con atassia caratterizzata da paresi-paralisi spastica, riflessi normali o aumentati a carico degli arti posteriori anche se spesso si presenta un affievolimento del riflesso patellare. La lesione si localizza inizialmente nel tratto toraco-lombare (T3-L3) del midollo, la malattia è piuttosto subdola e lenta e può progredire sia posteriormente (con una paresi-paralisi flaccida), che anteriormente, coinvolgendo anche gli arti anteriori. Se l’animale sopravvive per tempi lunghi si possono presentare incontinenza urinaria e fecale, alterazioni della deglutizione, alterazione della voce, alterazioni della funzione dei nervi cranici. Dalla diagnosi alla paraparesi non deambulatoria la malattia ha un decorso variabile, dai 6 mesi ad un anno e mezzo
Diagnosi
La diagnostica per il momento si effettua per esclusione di altre patologie del midollo, con diagnostica per immagini avanzata ( Risonanza Magnetica) a cui è possibile associare il test genetico. La mielopatia probabilmente è una patologia multifattoriale ed in passato sono state fatte molte ipotesi sulle cause della patologia: meccanismi autoimmuni, problemi nutrizionali o metabolici, ipovitaminosi/avitaminosi, intossicazioni, cause genetiche. Indagini sul genoma hanno evidenziato nei cani affetti da mielopatia degenerativa una mutazione del gene SOD 1 (superossido dismutasi 1), similmente a quanto avviene nell’uomo nella SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Il test genetico per la mielopatia degenerativa, risulta essere molto importante nella conferma della patologia, e soprattutto nella selezione dei genitori delle cucciolate, per diminuire la presentazione di animali omozigoti. Tale mutazione pare essere uno dei fattori maggiormente associati alla patologia. anche se la sua presenza, non significa automaticamente che l’animale sia malato. La conferma della diagnosi è possibile solo post mortem, con un’indagine istolopatologica del midollo.
Terapia
Non esiste un vero e proprio protocollo terapeutico anche se, trattandosi spesso di soggetti anziani, con patologie concomitanti, è auspicabile il trattamento farmacologico specifico che pur non agendo direttamente sulla problematica neurologica, può comunque aiutare a migliorare la qualità di vita del paziente. In relazione a ipotizzate origini carenziali e immuno-mediate della patologia, nella terapia sono stati utilizzati trattamenti con vitamine B-C-E combinate con N-acetilcisteina, ed anche terapie immunosoppressive. Si è poi riconosciuto nella riabilitazione fisioterapiaca un importante mezzo per migliorare la qualità di vita dei cani poiché rallenta la progressione della malattia allungando i tempi di sopravvivenza. E’ consigliato mantenere ,(quando è possibile) il movimento attivo, e vanno effettuati esercizi passivi di mobilizzazione, massaggi, stretching, impacchi caldi ,stimolatori muscolari o TENS che aiutano a combattere l’atrofia ed il dolore.
L’approccio integrato-Si tratta di una patologia progressiva ,invalidante, spesso ad esito infausto nella quale le terapie della medicina corrente spesso risultano inefficaci e frequentemente,se l’uso è prolungato, possono causare effetti indesiderati. Nel caso clinico di seguito riportato, è successo proprio questo e di conseguenza si decide di affrontare il problema principalmente attraverso la terapia agopunturale associando ad essa rimedi della medicina antroposofica.Il caso clinico risale a qualche anno fa e se mi fosse proposto oggi sicuramente avrei associato a questi rimedi il CBD oil e la Cannabis Terapeutica.
CASO CLINICO- Zagor -Cane maschio Razza: Dobermann Età: anni 14
Motivo della visita
Il cane, da tempo manifestava disturbi della locomozione controllati e risolti dal veterinario curante con la usuale terapia farmacologica; negli ultimi 15 giorni però non riesce più ad alzarsi in stazione quadrupedale e a muoversi autonomamente, per questo motivo vengono somministrati Carprofen (Rimadyl) e un farmaco cortisonico (Desametasone) ad azione retard per via parenterale (2 somministrazioni.a distanza di 7 giorni) senza ottenere alcun miglioramento; la somministrazione di antinfiammatori ha causato l’insorgenza di una enterite emorragica che ha complicato ulteriormente la sintomatologia. Il proprietario, dopo il fallimento della terapia farmacologica, non vuole lasciare nulla di intentato e decide di affidarsi, alle Medicine Non Convenzionali.
Anamnesi e diagnosi occidentale
Zagor è un dobermann, maschio intero di indole mite, ubbidiente, non aggressivo e socievole con uomo e animali, abitudinario, sta molto in casa con i padroni. Alimentato con dieta casalinga e alimenti industriali in scatola, al momento della visita si presenta in sovrappeso. Non vengono riferite patologie pregresse gravi : ha subito un solo intervento chirurgico all’età di quattro anni, (laparatomia) per aver ingerito una pallina. E’ praticamente sempre stato in salute ma ha manifestato negli ultimi anni, graduali difficoltà locomotorie che hanno portato ad approfondimenti radiologici e clinici. Le radiografie hanno evidenziato grave spondilartrosi lombo-sacrale; la situazione è gradatamente peggiorata nel tempo con instaurarsi di deficit propriocettivi e rigidità articolare. All’atto della mia prima visita, alla valutazione clinica Zagor si presenta in decubito sternale, con tono muscolare normale e ipertono (spasticità) degli arti posteriori, capacità riflessa di sostenere il peso solo se sorretto, difficoltà dei movimenti volontari del treno posteriore. Riflessi da normali ad accentuati sia il patellare che il flessorio. Le funzioni fisiologiche principali non sembrano compromesse; allo stato attuale Zagor si alimenta normalmente ed espleta le principali funzioni aiutato e sorretto dai proprietari. In relazione all’età avanzata e alla gradualità d’insorgenza si pensa ad un fenomeno degenerativo osteoartrosico della colonna, con azione compressiva sulle radici dei nervi spinali e data l’evidente sintomatologia neurologica , si sospetta la mielopatia degenerativa che viene poi confermata, di lì a poco dalla risonanza magnetica.
Visita e diagnosi cinese
Shen (rappresenta la vitalità, lo spirito) depresso con scarsa reattività agli stimoli. Tinta opaca spenta, mucose normali. E’ presente una formazione peduncolata di dimensioni notevoli sulla rima palpebrale sinistra, (umidità,stasi) che rende la palpebra inferiore cascante; anche la palpebra inferiore destra è cascante, dando nell’insieme una espressione vacua allo sguardo. Cute pastosa untuosa e compatta, dà sensazione di umidità ed è uniformemente fresca/fredda -orecchie con abbondante cerume marrone – presenza di abbondante tartaro con forte alitosi – .I polsi sono deboli, specialmente il destro. Alla palpazione i Bei Shu (punti diagnostici del dorso) evidenziano una situazione generale di vuoto energetico a livello dei diversi organi. La lingua è flaccida, astenica con movimenti deboli. Diagnosi Si tratta di una Bi-Sindrome (sindrome” ostruttiva dolorosa delle ossa”) che si è gradualmente cronicizzata con rigidità, ipotrofia muscolare, flegma,(umidità) alimentato dal permanere della stasi di Qi (energia vitale) e di Xue (sangue) che sono conseguenza del vuoto energetico degli organi, dovuto al progredire dell’età.
Terapia agopunturale
Volta a risvegliare ed energizzare un soggetto che è molto anziano e inoltre per sua natura, non ha molta voglia di reagire. E’ necessario in primo luogo, muovere “ l’energia vitale “ e quindi cercare di ridare forza al treno posteriore per risollevarlo. In Medicina Cinese ciò si ottiene nutrendo e tonificando Rene, Fegato e Yang della Milza, eliminando l’Umidità, tonificando e promovendo la circolazione di Qi e sangue.Vengono effettuate 10 sedute di agopuntura, le prime 4 a distanza di 3 giorni e le successive a cadenza settimanale per un totale di 8 settimane di terapia Vengono trattati diversi agopunti con differenti funzioni: energizzazione generale -eliminazione di “flegma” e umidità dalle ossa, -punti di comando per la colonna vertebrale e per risollevare il treno posteriore-chiarificare il cervello-armonizzare la circolazione del Qi e del Sangue (Xue) Gli agopunti vengono stimolati dall’infissione degli aghi , sui quali viene quasi sempre praticata la moxibustione per la sua nota azione energizzante e riscaldante.
Terapia associata
In accordo con i proprietari si decide per una terapia con rimedi iniettivi associati a somministrazione orale di globuli. I rimedi della Medicina Antroposofica utilizzati sono i seguenti: Aurum comp globuli velati 3 globuli velati 3 volte al giorno –rimedio per le forme croniche degenerative del sistema nervoso centrale .Apis regina comp fiale iniettabili 1 fiala sc 2 volte a settimana- stimola i processi rigenerativi e strutturanti a livello del sistema nervoso in caso di lesioni degenerative. Disci/Viscum cum Stanno fiale iniettabili -1 fiala 3 volte a settimana iniezione sottocutanea in prossimità della regione lombo-sacrale- secondo la concezione antroposofica sono utili in caso di disturbi dei processi di mobilità e forma dell’intera colonna vertebrale spece in presenza di alterazioni degenerative iperplastiche e stato di dolore acuto e cronico. Purtroppo questi rimedi, che non sono specifici ad uso veterinario, attualmente non sono più reperibili in Italia ma solo all’estero.
Risultati e conclusioni
Già alla 2a seduta viene riferito un miglioramento, con timidi accenni ad alzarsi e con maggiore reattività di Zagor che sembra essere più collaborativo nel farsi aiutare dai proprietari. In 3a seduta, riferiscono sempre maggiore reattività e sforzi ripetuti per alzarsi. La lingua è rosata con scarso induito biancastro. Alla 4a seduta i tentativi di risollevarsi autonomamente sono evidentissimii, lo Shen è migliorato, Zagor si alimenta regolarmente-le funzioni principali sono nella norma. I polsi sono deboli, la lingua pallida con patina biancastra e dopo la 5a seduta Zagor finalmente riesce a sollevarsi, a mantenere la stazione se pur con difficoltà residue e a muoversi autonomamente Il miglioramento viene mantenuto con sedute di agopuntura a cadenza settimanale La condizione di Zagor richiede notevole impegno e nonostante si siano avuti evidenti risultati, e quindi fossero ipotizzabili probabili ulteriori miglioramenti, i proprietari decidono di sospendere la terapia agopunturale di continuare con la sola terapia iniettiva/orale con i diversi rimedi prescritti, lasciando Zagor al suo naturale declino. Zagor peggiora nei mesi successivi e viene infine sottoposto ad eutanasia. Nonostante il triste epilogo, l’età molto avanzata e una patologia che non dà scampo, si è potuto vedere come la terapia integrata abbia fornito una eccellente palliazione concedendo ancora tempo “di qualità” al cane ed ai proprietari.