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Ozono Terapia nel trattamento dei tumori di cani e gatti

Ozono Terapia nel trattamento dei tumori di cani e gatti

Articolo a cura di Simone Ventura - Medico veterinario (medicina integrata)
Categoria:   Medicina integrata

Uno dei principali sostenitori dell’ozono terapia dottor Shallenberger asserisce che il problema principale con il cancro non è la mancanza di ossigeno ma la disfunzione mitocondriale, questo danno ai mitocondri si ottiene se questi non utilizzano bene l’ossigeno , con l’ozonoterapia i mitocondri vengono stimolati a utilizzare meglio l’ossigeno e quindi a produrre energia

L’ozono Inoltre è un potente immunostimolatore attivando la linea TH1, responsabile della sorveglianza delle cellule atipiche, accerchiando la massa e delimitandola come un corpo estraneo, inoltre attivando i macrofagi ( gli spazzini dell’organismo) si pulisce il terreno infiammatorio ripristinando il PH e la concentrazione di ossigeno tessutale. Si sa ormai da tempo che le terapie biologiche stanno avendo un grosso riscontro nella terapia del cancro ,l’ozono si affiana alle terapie biologiche e tradizionali chemioterapiche agendo in sinergia e potenziandone l’attività, riducendo nello stesso tempo gli effetti tossici dei farmaci. Con i trattamenti di ozono attraverso insufflazioni rettali o in autoemoterapia il paziente affronta i trattamenti chemioterapici conservando energia e vitalità con una qualità della vita migliore.

L’insufflazione rettale è indolore consiste nell’inserire un piccolo catetere nel retto e insufflare una siringa di ozono ,tutto questo in pochi secondi senza nessuno stress da parte dell’animale
Con la grande autoemoterapia (GAET)

si prelevano pochi cc di sangue (a secondo del peso da circa 20 a 100 cc) e si aggiunge l’ ozono con la stessa quantità di sangue prelevato e si reinfonde il sangue ricco di ozono al paziente per endovena ,in altri casi il sangue arricchito di ozono viene reinfuso per via intramuscolare (PAET) si si vuole stimolare e regolarizzare il sistema immunitario, in tal caso la quantità di sangue è minore, pochi ml di sangue (es cane di 10 kg 5 cc di sangue ).
I trattamenti possono essere settimanali o ogni quattro giorni a seconda delle condizioni cliniche e del trattamento chemioterapico.
L’ozono rientra quindi in un protocollo di oncologia integrata con l’obbiettivo di migliorare l’organismo in tutta la sua interezza. Molto spesso i tumori sono farmacoresistenti l’ozono non fa altro che potenziare l’effetto dei farmaci o dei rimedi naturali (cannabis, melatonina, curcuma, micoterapia, ecc.) nell’ambito di un trattamento d oncologia integrata.
I trattamenti con l’ozono hanno dato risultati incoraggianti in campo umano come trattamento coadiuvante nei tumori del cervello in quanto l’ozono a differenza di molti farmaci supera la barriera ematoencefalica ,un certo riscontro anche nei carcinomi e nei tumori del fegato ,mammella leucemie ,linfomi ecc, inoltre l’ozono ha un interessante applicazione anche le infiltrazioni intratumorali in quanto ha un’azione diretta sulle cellule tumorali ,alcuni lavori in Germania documentano risultati incoraggianti in carcinosi peritoneale con lavaggi di soluzione fisiologica ozonizzata intraperitoneale in affiancamento a i trattamenti chemioterapici
Il primo a parlare della relazione tra acidità e tumori fu Otto Warburg premio Nobel che affermò che la cellula neoplastica vive in assenza di ossigeno, tutti i tessuti infiammatori hanno un ambiente acido in carenza di ossigeno.
Nel cancro l’ipossia gioca un ruolo fondamentale nell’attivazione dell’HIF fattore inducibile dall’ipossia, la trasmutazione genetica indotta dall’ipossia andrà ad attivare il fattore HIF che andrà ad agire sulla formazione di nuovi vasi(angiogenesi)VGF tumorale infatti in un tumore mammario la presenza di ossigeno e’ di 10 millimetri di mercurio rispetto ad un tessuto sano che è 60 millimetri di mercurio. In presenza di ossigeno non si ha l’attivazione del HIF

L’HIF d’ il responsabile dell’angiogenesi tumorale ( responsabile della crescita tumorale e metastasi) blocca il gene dell’eritropoiesi (risultando un’anemia con calo delle difese immunitarie e recidive a distanza) Sappiamo con certezza che la cellula per trasformarsi in tumorale deve crescere in un terreno acido e privo di ossigeno (tessuto infiammato) se si alcalinizza e si ossigena il tessuto si creano le condizioni che la cellula tumorale non può proliferare e utilizzare energia,in queste condizioni muore.

vantaggi della terapia dell’ozono per il cancro sono:

  1. una maggiore ossigenazione dei tumori e dei tessuti ischemici
  2. effetto antinfiammatorio e analgesico ( locale),antiossidante
  3. l’attivazione dell’endotelio vascolare (non tumorale)
  4. il miglioramento della residenza allo stress ossidante
  5. la stimolazione del sistema immunitario
  6. la stimolazione del sistema neuroendocrino
  7. la regolazione dell’anemia del midollo osseo e la produzione di globuli rossi

Nella massa tumorale c’è vasocostrizione che mantiene il grado di acidosi ,l’ozono migliora il microcircolo (maggiore elasticità degli eritrociti e vasodilatazione periferica ),quindi le applicazioni di ozonoterapia prima di trattare il paziente con la chemio permette di fare entrare meglio il chemioterapico all’interno della massa neoplastica.
La vitamina C e il Glutatione cono molto importanti il giorno dopo l’ozonoterapia perché potenziano l’azione dell’ozono.
L’ossigeno ozono terapia, ripulendo il sangue dalle tossine, può essere un ottimo adiuvante, anche al fine di contrastare le intossicazioni derivanti dall’uso dei farmaci, riducendo di molto gli effetti collaterali della chemio come: nausea, diarrea, vomito, mucositi e disfunzioni d’organo.</pL’ossigeno ozono terapia, ripulendo il sangue dalle tossine, può essere un ottimo adiuvante, anche al fine di contrastare le intossicazioni derivanti dall’uso dei farmaci, riducendo di molto gli effetti collaterali della chemio come: nausea, diarrea, vomito ,mucositi e disfunzioni d’organo.
In uno studio in vivo iniettando direttamente nel tessuto tumorale dell’ozono si è indotto la necrosi della massa tumorale e inibita la proliferazione delle cellule neoplastiche.. L’estensione delle zone necrotica dipendevano dalla concentrazione dell’acqua ozonizzata.
L’azione dell’ozono non interessa il tessuto normale e danneggia soltanto il tessuto del tumore selettivamente inducendo la necrosi. Un’ipotesi della necrosi puo’ essere la produzione si radicali (ROS). Le cellule tumorali a differenza delle cellule sane hanno pochi enzimi antiossidanti come la superossido dismutasi (SOD), la catalasi e la glutatione perossidasi pertanto le cellule tumorali cono sensibili ai i radicali liberi reattivi (ROS) con distruzione della membrana cellulare e della cellula neoplastica.
L’ozono quindi sia per via sistemica che localmente rappresenta una valido aiuto nella terapia dei tumori nel cane e nel gatto ,tale pratica va considerata non come trattamento unico ma inserita in un protocollo di oncologia integrata che prevede l’associazioni di chemioterapici con rimedi naturali che ne potenziano l’azione terapeutica.
Ci sono pochi lavori scientifici in campo veterinario sull’ozonoterapia in campo oncologico perché si sà predomina l’interesse del farmaco, ma sicuramente i risultati incoraggianti spingeranno la ricerca scientifica disinteressata alle lobby nel pianificare protocolli che si affiancheranno a i trattamenti tradizionali migliorando la qualità di vita dei nostri amici a quattro zampe.


Riferimenti
1. The Safety and Anti-Tumor Effects of Ozonated Water in Vivo Kohei Kuroda, Kazuo Azuma, Takuro Mori, Kinya Kawamoto, Yusuke Murahata, Takeshi Tsuka, Tomohiro Osaki, Norihiko Ito, Tomohiro Imagawa, Fumio Itoh, and Yoshiharu Okamoto
2. V. bocci, Ozone una nuova droga medica, 2005, springer
3. Renate Viebahn-Haensler, l’uso dell’ozono in medicina
4. Nashiku shimizu, Noriko shimizu, Terapia dell’ozono per piccoli animali, 2008, Società giapponese della medicina veterinaria tradizionale
5. Lester Mandelker, SAUNDERS CLINICS VETERINARIE piccola pratica animale VOl.4-1
6. V. Bocci (2002), Ossigeno-Ozone terapia Una valutazione critica, Kluwer editori accademici
7. Possible Therapeutic Effects of Ozone Mixture on Hypoxia in Tumor Development MARGHERITA LUONGO, ANNA LISA BRIGIDA, LUIGI MASCOLO and GENNARO GAUDINO Department of Anesthesiological , Surgical and Emergency Sciences, University of Campania, Naples, Italy.

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